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Shock da auto elettrica: la Svizzera rivela costi astronomici e perdite fiscali dovute al boom degli EV!

La Svizzera ha annunciato che abolirà gli incentivi fiscali per l'acquisto di veicoli elettrici (EV) a partire dal 1° gennaio 2024, in seguito alle preoccupazioni per le crescenti perdite fiscali dovute al boom degli EV. Gli importatori di veicoli elettrici dovranno ora pagare un prelievo fiscale pari al 4% del prezzo di importazione del veicolo. Questo abolirà l'esenzione fiscale in vigore dal 1997.

La decisione è una reazione alla crescente perdita di entrate dalla cosiddetta tassa automobilistica, che sarà aggravata dalla crescente popolarità dei veicoli elettrici, che rappresenteranno il 23% delle nuove immatricolazioni nella prima metà del 2023. Il Consiglio federale svizzero prevede perdite fiscali tra i 100 e i 150 milioni di franchi svizzeri solo per l'anno in corso. Le perdite fiscali cumulative per gli anni dal 2024 al 2030, se l'esenzione fiscale verrà mantenuta, sono stimate in due o tre miliardi di franchi svizzeri.
 
Quando è stata introdotta, l'esenzione fiscale era intesa a compensare i costi di acquisto significativamente più elevati dei veicoli elettrici. Tuttavia, poiché i costi di produzione delle auto elettriche sono in costante diminuzione, il Consiglio federale ipotizza che entro il 2025 si raggiungerà la parità di prezzo tra le auto alimentate a combustibili fossili e quelle elettriche.
 
La modifica riguarda i "debitori", in questo caso gli importatori dei veicoli, che hanno la possibilità di aggiungere i costi della tassa al prezzo di vendita. La tassa sui veicoli a motore in Svizzera è destinata a uno scopo specifico e il suo gettito va al Fondo nazionale per le strade e i trasporti d'agglomerato (NAF).

La mossa della Svizzera è in netto contrasto con l'approccio del governo tedesco, che sta cercando di estendere gli incentivi fiscali per i veicoli elettrici. L'attuale legge fiscale tedesca prevede che i dipendenti debbano pagare solo lo 0,25% del prezzo lordo di listino di un'auto aziendale completamente elettrica per uso privato, a condizione che l'auto costi meno di 60.000 euro.
 
Tuttavia, ciò ha scatenato le critiche di organizzazioni ambientaliste come Deutsche Umwelthilfe (DUH), che sostengono che la normativa incoraggi l'acquisto di auto aziendali elettriche di grandi dimensioni e troppo potenti e chiedono l'abolizione del "privilegio dell'auto aziendale socialmente ingiusto e dannoso per il clima".
 
Le diverse strategie fiscali evidenziano la sfida per i governi di conciliare la promozione della mobilità sostenibile con la necessità di gestire efficacemente le entrate fiscali a fronte della crescita del mercato delle auto elettriche.