La città dell'Aia, nei Paesi Bassi, ha preso una decisione di vasta portata: A partire dal 1° gennaio 2025, sarà vietata ogni forma di pubblicità per le automobili con motore a combustione convenzionale. L'obiettivo è promuovere il passaggio ad alternative più ecologiche e dare l'esempio per la protezione del clima.
L'organizzazione ambientalista olandese “Reclame Fossielvij” si era battuta per questo divieto al fine di limitare l'uso dei motori a combustione e promuovere il passaggio alle auto elettriche. Tuttavia, le case automobilistiche sono ancora autorizzate a pubblicizzare la qualità del loro marchio, ma non più esplicitamente a favore dei motori a combustione.
Questo passo potrebbe innescare una reazione a catena in altre città e Paesi. Città come Amsterdam, Zwolle, Tilburg e persino Toronto stanno già discutendo di divieti pubblicitari simili. Anche a Graz, in Austria, si sta discutendo l'introduzione di un simile regolamento.
Queste misure possono davvero avere l'effetto desiderato? In Francia il divieto nazionale di pubblicizzare i combustibili fossili è già stato aggirato perché le aziende hanno trovato il modo di aggirare il regolamento. Forse l'Aia può imparare dagli errori di altri Paesi e calcolare in anticipo l'effettiva efficacia del divieto.
Il divieto di pubblicizzare i motori a combustione è il passo giusto? Può rallentare il cambiamento climatico e migliorare la qualità dell'aria nelle città? Una cosa è comunque chiara: le città e i Paesi devono adottare misure per ridurre l'uso di sostanze e gas nocivi per l'ambiente e promuovere il passaggio ad alternative più pulite in modo accessibile a tutti.