Ogni anno in Tirolo vigono divieti di transito settoriali e notturni per tenere sotto controllo l'elevato volume di traffico, a beneficio dei cittadini e dell'ambiente. Ogni anno l'Austria viene criticata dai Paesi vicini proprio per questo motivo. Un "Gruppo di coordinamento del Brennero" organizzerà ora grandi azioni di protesta.
370 milioni di euro persi all'anno per ogni ora di ritardo nell'attraversamento del confine: è questo il danno causato dai divieti di circolazione tirolesi al solo traffico commerciale italiano. È quanto emerge da un comunicato stampa di FAI-Conftrasporto in occasione dell'incontro della scorsa settimana a Verona, dove associazioni di trasporto merci, politici e aziende si sono riuniti per un piano contro i divieti di circolazione. Si prevede che nei prossimi mesi si svolgeranno sempre più manifestazioni contro le limitazioni alla circolazione dei camion. All'incontro hanno partecipato anche l'europarlamentare italiano Paolo Borchia della Commissione Trasporti dell'UE e il vicepresidente della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati italiana, oltre alle associazioni tedesche, che saranno coinvolte nelle prossime azioni di protesta.
"Mobiliteremo tutte le forze affinché l'Europa intervenga con decisione in Austria", ha dichiarato il portavoce alla conferenza stampa. Ha aggiunto che la situazione sull'autostrada del Brennero è diventata da tempo ingestibile e che, a quanto pare, l'Austria non ha intenzione di tornare sui suoi passi. Secondo le autorità tirolesi, i divieti di circolazione devono rimanere in vigore, nonostante il gran numero di richieste che chiedono esattamente il contrario. "Il blocco notturno dei camion dalle 22 alle 5 rallenta l'arrivo delle merci e danneggia il commercio e i prodotti italiani", spiega Alessio Sorio, responsabile dell'associazione FAI di Verona. Anche se le aziende potrebbero spostare le loro merci su rotaia, le linee ferroviarie del Brennero sono ancora lontane dall'essere in grado di trasportare merci in massa.
La linea ferroviaria deve essere potenziata. Questo è ciò che pensano le autorità dei trasporti e del commercio su entrambi i versanti delle Alpi. Ma finché questo ampliamento e miglioramento delle linee non avverrà, non ci sarà alcuna alternativa sensata alle migliaia di camion che ogni giorno attraversano il Brennero. Intervenire con divieti di circolazione sarebbe un'offesa ai camionisti e all'industria che rappresentano, ad esempio in Italia o in Germania. Un reato contro il quale anche il Ministro dei Trasporti italiano Matteo Salvini vuole intraprendere un'azione legale. In primo luogo chiede alla Commissione europea dei trasporti di avviare una procedura di infrazione contro l'Austria.
Un tentativo che probabilmente non sarà coronato da successo. Soprattutto perché i motivi che hanno spinto l'Austria a imporre il divieto di circolazione per i camion restano ancora validi. Almeno questa è l'opinione di Fritz Gurgiser, presidente del Transitforum Austria-Tirolo. Nemmeno uno "dei regolamenti che ora vengono nuovamente attaccati pubblicamente ha mai messo in pericolo il trasporto di merci attraverso il Brennero". Non per niente nel 2018, 2019 e 2021 più di 2,5 milioni di camion in transito hanno attraversato il Brennero in una scala senza precedenti - continua Gurgiser. E questo nonostante sia già in vigore un divieto di circolazione nella zona ambientale tirolese sull'autostrada dell'Inntal per tutti i camion con Euro 0-5 e senza bollino ambientale. Tuttavia, nessuno contesta la necessità di trovare un compromesso per le arterie di traffico del Tirolo che possa conciliare lo spazio vitale ed economico della regione.
Fino ad allora, è prevedibile che la situazione sul Brennero rimarrà tesa - e piena di divieti di circolazione per i camionisti. Per sapere quali altre limitazioni al traffico sono attualmente attive, consultate il nostro sito web o l'app Green-Zones.