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Divieto di guida diesel a Monaco: La stretta sta arrivando dopo tutto?

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Nel luglio dello scorso anno, i cittadini di Monaco hanno tirato un sospiro di sollievo quando il sindaco Dieter Reiter ha annunciato che il valore limite dell'UE per il biossido di azoto sarebbe stato superato solo in due punti. Il divieto di circolazione per i veicoli diesel Euro 5 è stato quindi sospeso per il momento a partire dall'ottobre 2023. Ma ora la discussione sul divieto di circolazione per i veicoli diesel sembra essersi riaccesa.

L'Ufficio di Stato per l'Ambiente (ULF) ha recentemente pubblicato il suo rapporto annuale preliminare. Ciò dimostra che nel punto di misurazione di Landshuter Allee il valore limite per il biossido di azoto è stato nuovamente superato - e in modo più significativo del previsto. Con 45 microgrammi l'esposizione è superiore del 12,5% al ​​valore consentito. Ciò rafforza la posizione dell'Aiuto ambientale tedesco (DUH) e del Club tedesco dei trasporti (VCD), che portano avanti la loro causa contro la città.

La DUH e la VCD hanno inizialmente fatto causa al Paese per garantire il rispetto del valore limite. Dopo il trasferimento della responsabilità ai Comuni, la città di Monaco ha ereditato la controversia giuridica. È stato concordato un divieto di circolazione in tre fasi per i veicoli diesel all'interno della zona ambientale, che è stato ampliato anche all'Anello Centrale. Da febbraio 2023, però, è in vigore solo la prima fase, che rallenta il diesel Euro 4.

Quando il consiglio comunale ha respinto l’inasprimento del divieto di circolazione nell’estate del 2023, ha ipotizzato una media annua di 41 microgrammi sulla Landshuter Allee. L'inasprimento del divieto di circolazione è stato quindi considerato sproporzionato.

Si sperava anche che effetti positivi arrivassero da una nuova corsia preferenziale e da filtri dell'aria, che saranno installati sulla Landshuter Allee nel novembre 2021. Tuttavia, gli ultimi rilevamenti della LFU sembrano smorzare queste speranze. Una valutazione scientifica dell'efficacia dei filtri dell'aria è ancora in sospeso.

Alla luce di questo sviluppo, la DUH e la VCD hanno intentato un'altra causa in ottobre. Vedono rotto l'accordo con la città. La DUH chiede ora l'immediata attuazione della seconda fase del divieto di circolazione e sta anche considerando una terza fase che prevederebbe molte meno eccezioni del necessario.

Come sta rispondendo la città a queste richieste? Il sindaco Reiter è riservato. Si riferisce al Dipartimento per la protezione del clima e dell'ambiente, che alla fine del primo trimestre presenterà una previsione tecnica sull'ulteriore sviluppo dei valori dell'aria nel 2024. Su questa base il dipartimento consiglierà ulteriori azioni al consiglio comunale.

Resta da vedere se e come verrà inasprito il divieto di circolazione dei diesel a Monaco. Ciò che è chiaro, tuttavia, è che la discussione sulla qualità dell'aria in città e sugli effetti sulla zona ambientale continuerà. L’esito di questo dibattito potrebbe essere rivoluzionario per altre città che affrontano sfide simili.